Music by Astor Piazzolla.
All arrangements by Floraleda Sacchi
Tracklist:
- Libertango
- Milonga del ángel
- Muerte del ángel
- Resurrección del ángel
- Escualo
- Ave Maria
- Verano porteño
- Otono porteño
- Inverno porteño
- Primavera porteña
- Tanguango
- Fugata-Adiós Noniño Fantasia
- Oblivion
- Bordel 1900
- Café 1930
- Nightclub 1960
- Concert 1990
Total Time 73′
© DECCA 481 1489
Press
Incidere Piazzolla oggi è una sfida e un rischio. Tutti credono di conoscerlo. Floraleda e Maristella propongono un Piazzolla intimo e malinconico, dove il virtuosismo si trasforma in sentimento e anima. Lontano dai luoghi comuni che hanno accompagnato il tango, questo album ridà il piacere di ascoltare e riascoltare brani splendidi, sottolineati da un’interpretazione intensa.
Grazia Lissi, IlSole24Ore
Un duo che esegue capolavori del tango argentino, dimostrando una sorprendente creatività nel rivestire la musica popolare di eleganza classica.
Renzo Allegri, Chi
Un’arpa, un violino e il tango si fa magico: Funziona a meraviglia l’alchimia tra l’arpista Floraleda Sacchi e la violinista maristella Patuzzi. Le due artiste offrono una rilettura molto personale, intima, come suggerisce il titolo, di alcuni tanghi di Astor Piazzola. Da brividi Milonga del Angel.
Famiglia Cristiana
Virtuosisticamente, ma senza essere accigliati, anzi con giocosità e garbo che rendono anche i passaggi nostalgici un’ombra passeggera seppur carica di poesia. Senza ammiccamenti grossolanamente popolareggianti, semmai con orgoglio spirituale, individuale e rispetto per l’autore. […] Intimamente Tango, alla lettera.
Angelo Foletto, Suonare, agosto 2015
Magico il tocco delle due interpreti […] accurate le trascrizioni per violino e arpa delle due musiciste. […] L’interpretazione del duo Maristella Patuzzi – Floraleda Sacchi è ineccepibile, ricca di carica e intensità emotiva.
A. Cima, Il Settimanale
L’originale timbrica mette in risalto l’affascinante poetica musicale del grande argentino e non mancano ovviamente tutti i suoi brani più famosi. […] L’arpa da un tocco di raffinatezza in più a un’operazione già di per se affascinante
L. Fertonani per BresicaOggi
Tango per violino e arpa: la musica classica incontra il jazz e l’improvvisazione. Floraleda Sacchi e Maristella Patuzzi, tentano, riuscendoci, un viaggio musicale che sposa rigore e sperimentazione.
F. Greco, Agi.it
Un tango capace di accendersi in chiave elettrica, rendendosi in questo modo fruibile da una platea ancor più vasta, con modernità e malinconia che lottano ad armi pari, dando vita ad un’operazione tanto ardita quanto ben realizzata.
Gianmarco Regaldi, AllMusic
L’arpista Floraleda Sacchi e la violinista Maristella Patuzzi hanno preso Astor Piazzolla è lo hanno riletto. Ne è uscito un disco, avvincente, moderno, fresco…
Fabrizio Basso, Sky.it Mag
★★★★★ Cosa succede se al Tango di Piazzolla togliamo il bandoneon ? E se lo sostituiamo con uno Stradivari e con un’arpa classica ? Tutto e niente. Prendiamo il brano famosissimo che apre il Cd, Libertango: di primo acchito la mancanza dello trumento tradizionale, un po’ folklorico, un po’ plebeo, può apparirci come una specie di voragine che però scompare in pochi istanti, colmata dal fraseggio di un violino famoso, risalente al 1687, e di un’arpa. A questo punto c’è solo l’armonia melanconica, modulata tra luci e ombre, con cadenze diverse, ma in fondo unitarie, che è il denominatore comune di tutta la musica di Piazzolla alla quale è giusto abbandonarsi, perché è l’unico modo per fruirla, per capirla, per amarla. E allora, con questo “scambio” non succede proprio nulla: la musica resta lì, col suo messaggio, come è sempre successo (e il vecchio Bach ne è il testimone). Coraggio, accendiamo il lettore CD e ascoltiamo per l’ennesima volta “Oblivion”: le due talentuose interpreti ci faranno rivivere, preservandola proprio dall’oblio, l’arte di uno dei più grandi musicisti del XX secolo.
Angelo Formenti, CD Classico
Questo disco ribadisce la necessità di letture che suonino diverse da quanto già ascoltato, nel tentativo di svelare le molteplici verità racchiuse in ogni opera d’arte.
Tommaselli, Amadeus
Cette belle complicité, installée entre les deux musiciennes, s’est poursuivie dans la «Suite del ángel (Milonga, Muerte, Resurrectión)», «Fugata-Adios Nonino» (pour violon ), «Oblivion» (pour harpe) du grand compositeur argentin Astor Piazzolla (1921-1992), des compositions très riches, à travers lesquelles les solistes ont pu exprimer pleinement leur sensibilité, peignant de superbes palettes de couleurs abstraites et évanescentes.
On a eu droit, également, au «Libertango» qui conclut de manière festive leur récital avec des airs de tango, emportés, enflamés, touchants et attachants originalement interprétés sur harpe.
Le ravissement et l’adhésion du public n’étaient que justice. On en redemande.
Nedim, La Presse